A un anno esatto dall’incendio, nel Tempio Dorico il Parco Archeologico di Segesta si trasforma in un telaio. . Guidate dall’artista Silvia Scaringella( le donne del territorio hanno infatti intessuto, a partire da abiti usati, una trama composta da tremila tessere. Insieme ad una performance si completa così il progetto TEXERE. Come fili nell’insieme. l progetto ha previsto la creazione di un percorso in tre opere, che dialoghino con i monumenti del Parco. La prima opera è Pondus, un telaio verticale con 2500 piccoli pesi di terracotta (plasmati dai bambini), che tutti insieme formano un’onda sonora: gli antichi reperti degli elimi, con cui dialogano, li guardano dalle bacheche. La seconda installazione è Idrissa, dal nome del profeta islamico, ed è composta da sei stele di marmo lavorate a piombo che riproducono i licci di un enorme telaio, tesi tra le rovine della chiesa medievale e della moschea. la terza è costruita nel il Tempio dorico trasformato in un enorme telaio, dove 1.222 metri di tessuto hanno dato forma a una decorazione a greca ricorrente nei vasi del V secolo a.C., epoca in cui fu edificato il tempio. Questa trasformazione, che pure ha elevato un vespaio di polemiche, resterà visibile fino al 29 giugno 202 [caption id="attachment_55583" align="alignnone" width="300"]
Silvia Scaringella[/caption] [gallery ids="55582,55578"]
Chi è Silvia Scaringella qui