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Oggetti d'uso quotidiano come reperti archeologici. A Palermo

2024-11-22 05:00

Redazione

Ultime News, apertura, Culture,

Oggetti d'uso quotidiano come reperti archeologici. A Palermo

L'Istituto Cervantes presenta l' esposizione della regista e fotografa Beatriz Ruibal, nella Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani

 

L'Istituto Cervantes  è un ente senza scopo di lucro creato dal governo spagnolo che ha come missione è quella di promuovere l'insegnamento dello spagnolo, nonché di contribuire alla diffusione della cultura dei paesi di lingua spagnola.

 

Da qualche tempo molto attivo a Palermo ha scelto la Chiesa di Sant'Eulalia come luogo privilegiato per piccole esposizioni di qualità.

 

Un ornamento in più in una città di suo già ricca di iniziative.

 

Inventario. Gli oggetti ci guardano è composta da 25 fotografie di vario formato: è  un progetto al quale Ruibal lavora da dieci anni, le immagini proposte rappresentano oggetti personali appartenuti a importanti autori letterari: tra questi Federico García Lorca, e Zenobia Camprubí, prima traduttrice ispanica di Rabindranath Tagore.

 


Così racconta Oliva María Rubio nel testo critico a corredo della mostra della mostra:

 

 «Nel corso degli anni Beatriz Ruibal ha creato un corpus di opere, sia fotografiche che cinematografiche, in cui evoca l’assenza e riflette sulla memoria, sull'oblio e sul ricordo. E lo fa non attraverso una narrazione chiusa ma in modo frammentario e soggettivo, scavando tra i diversi strati, perché, come sottolinea Walter Benjamin nel testo Scavo e memoria, “la memoria non può avanzare come costruzione narrativa, tanto meno come resoconto, ma deve, nel senso più strettamente epico e rapsodico, indagare in nuovi contesti e, nei vecchi, scavare ancora più a fondo”».

 

 

Nel corso della sua carriera Ruibal ha sviluppato un linguaggio visivo, che invita a riflettere su eredità, identità ed ecologia. 

 

Queste tematiche sono presenti sia nella serie Inventario (Work in Progress) che nella sua ricerca sui danni all’ambiente e sulla crisi climatica causata dall'uomo.

 

Durante la mostra saranno organizzate visite guidate in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo e 4 laboratori (nelle date 2, 9, 16 dicembre e 13 gennaio 2025), che offriranno agli studenti delle scuole superiori un'esperienza immersiva unica per scoprire come gli oggetti degli autori spagnoli del XX secolo si trasformino in simboli e diventino occasione per una narrazione storica.

 

 

Inventario. Gli oggetti ci guardano 

 

 fino al 31 gennaio 2025

Ingresso libero

 

Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani 

Palermo

 

Nelle foto Betartiz Ruibal e  un momento dell'allestimento

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