Chi insegna o ha isegnato sa quanta dedizione (e fatica) occorra oggi più che mai per tenere alta la concentrazione di una una classe di studenti.
All'Accademia di Belle Arti c'è chi lo fa molto bene.
Per questo ospitiamo volentieri la presentazione che Sabina Albano ci ha inviato per presentare il Quaderno Moda n°4 prodotto in partecipazione con i suoi studenti.
"Ogni nuovo inizio è una sfida.
E questa lo è stata in modo particolare.
Il progetto di far nascere un nuovo magazine/fanzine è nato in un momento davvero complicato della vita di tutti noi.
Nella solitudine e nel confinamento di ognuno, si è cercata, trovata la forza di creare qualcosa che rimettesse sul tavolo le nostre idee, le nostre visioni. In definitiva: la nostra voglia di progettare il futuro.
Un futuro desiderato in un momento di privazioni è un futuro che ha voglia di affermarsi. Di farsi sentire tra le inevitabili mille difficoltà.
Da un workshop iniziato il 16 novembre 2020. (a pro-posito, grazie a tutti i professionisti che hanno voluto condividere con noi la propria esperienza!) ora siamo qui: Quaderni di Moda esiste.
Ci siamo, finalmente. E mettiamo sul tavolo il desiderio di farci conoscere. Il desiderio di far conoscere le nostre visioni. Di far ascoltare le nostre voci con le inevitabili e benvenute dissonanze.
Decidere di far nascere QdM è stata una scelta controcorrente. Rischiosa, incosciente, ma proprio per questo, esplosiva. In un momento dove l’editoria arranca, abbiamo deciso di provarci.
Anche il nome della testata è incosciente: Quaderni di Moda. Ma chi li usa più i quaderni?
Li usiamo e li useremo per buttare giù appunti, scarabocchi e cancellature. Ma alla fine le nostre visioni.
È un luogo simbolico dove le diverse generazioni si incontrano, dove un “foglio di carta” può essere appallottolato e buttato via, o può diventare una barchetta che inizia un nuovo viaggio.
Designers, fotografi, scrittori e scrittrici, make-up artist, hair dresser, grafici e impaginatrici, modelli e modelle, musicisti, segretarie di produzione, ottimizzatrici ,astrologhe e cool hunters, ricercatori e ricercatrici. Tutti sono presenti! con la santa sfrontatezza degli assoluti iniziatori.
Ora ONE ha una nuova voce"
Qui di seguito i nomi degli studenti e dei modelli che hanno contribuito alla pubblicazione:
Alessandra Gitto, Alessandra Lanzafame
Alessandro Assenza, Alessandro Rizzo
Alessia Sapienza, Alessio Ferrera
Andrea Gasparroni, Andrea Valisano
Andrea Vasta, Angelo Travagliante
Anthony Carrozza, Anthony Costanzo
Antonio Pulvirenti, Bonny Bonasera
Carmelo Andó, Carmen Pino
Chiara Lanzafame, Daniele Guizzardi
Dario Scandurra , Edoardo Giglio
Elia Furfari, Erika Agata Privitera
Eros Piazza , Ettore Casaburi
Fabrizio Messina, Francesco Panissidi
Francesco Tuttobene, Gabriele Cantarella
Gabriele Ciappazza, Giordana Ardini
Giovanni Castorina, Giovanni Rigano
Giulia Lizzio, Giuliano La Spina
Giuseppe Privitera, Gloria Fonte
Irene Tomarchio, Ismael Kourouma
Leonardo Incorvaia, Lorena Grisafi, Lorenzo Galea, Maria Stefania Rubino
Maria Stella Caruso, Martina Nicolosi, Mary Giardina, Matteo Maira, Matteo Pappalardo, Michael Ferro
Nilde Riela, Noemi Consoli
Rachele Macció, Riccardo Scuderi
Sebastiano Barone, Sergio Siscaro, Stefano Grassia ,Tania Lavinia, Valentina Cavallaro, Valerio Balsamo, Veronica Pelleriti, Vincenzo Maglitto, Viola Ciadamidaro, Youran Alleebux, Youssouf Coulibaly
Chi è Sabina Albano. Dal 2010 insegna Fashion Design, Prima all’Accademia di Belle Arti di Napoli e dal 2016 in quella di Catania. Nel 2004 fonda, a Napoli, la Sabinalbano Modart Gallery: luogo di contaminazione, spazio emozionale dove gli “oggetti d’arte” spesso diventano “oggetti da indossare”, performance di moda. Dal 1999 disegna collezioni di calzature con il proprio marchio e collabora con il prestigioso Teatro di San Carlo. Nel 2010 realizza le calzature per ‘La clemenza di Tito’, costumi di Emanuel Ungaro. Nel 2011 realizza le calzature per ‘Pergolesi in Olimpiade’, costumi di Odette Nicoletti, e collabora con Lino Fiorito ne ‘Il segreto di Susanna’. Sempre nel 2011, per il Teatro Regio di Torino, realizza le calzature per ‘I vespri siciliani’ con i costumi di Giusi Giustino. Sabina Albano decide quindi di dedicare alcune sue creazioni al Teatro di San Carlo. Dal 2016 è la curatrice della Gianni Versace Private Collection di Antonio Caravano.
A questo indirizzo è possibile consultare l'intera pubblicazione https://www.sabinalbano.com/portfolio/quaderni-di-moda/#qdm4
Nelle immagini Sabina Albano e alcune pagine del corposo quaderno prodotto