In precedenze il Fai lo ha recuperato dall’abbandono e dal degrado in cui versava con interventi consistenti ed economicamente sostanziosi.
Ha ripristinato e conservato il suo paesaggio e le colture tradizionali.
Oltre a gestirlo con aperture regolate che hanno attirato qui picchi di 80 mila visitatori all’anno.
Come è stato possibile un miracolo del genere in un territorio che all'ombra dei suoi templi millenari sembra collassare ovunque?
Risposta semplice: il Fai è un ente privato che sa difendere la sua autonomia, amministrativa e gestionale qui come in ogni altro angolo del Paese.
Siamo ridotti così?
Spiace dirlo ma è proprio così.