Con questo spettacolo si chiude la trilogia dedicata dallo Stabile etneo a Vargas Llosa, il grande scrittore Premio Nobel per la Letteratura 2010 recentemente scomparso.
Si è trattato di un importante impegno produttivo apprezzato da critica e pubblico.
Queta ultima piece è ispirata alla “La Casa Verde” ambientata, nel 1945 a Piura (Perù), in un vecchio bar dove uno dei quattro protagonisti maschili, Josefino, perde ai dadi una grossa somma di denaro.
L’uomo chiede alla proprietaria del locale, la Chunga, del denaro per saldare il suo debito e, in cambio, concede Meche la sua bellissima amante.
Questo l’incipit di una vicenda che procede tra misteri irrisolti
Il regista Carlo Sciaccaluga, nelle sue note di regia, scrive:
“Sullo sfondo emerge l’eterna domanda: è vero ciò che è vero, o ciò che viene creduto? La narrazione crea verità (…) La Chunga mette al centro un altro dei grandi temi di Vargas Llosa: il rapporto tra uomini e donne, la rappresentazione del femminile nel desiderio maschile e la violenza che ne consegue. L’eros è il motore, ma è il conflitto tra i due immaginari sessuali e sociali – maschile e femminile – il cuore pulsante dell’opera. Le fantasie dei quattro uomini rivelano un universo maschile lacerato: ora dominato”.
La Chunga di © Mario Vargas Llosa, 1986 regia Carlo Sciaccaluga
con Debora Bernardi, Francesco Foti, Francesca Osso, Valerio Santi, Giovanni Arezzo, Pietro Casano. Teatro Stabile di Catania http://www.teatrostabilecatania.it/
